L’idea è tutta americana e appartiene al vincitore di un concorso per ripensare all’edilizia urbana. Dean Moran, con lo slogan del progetto vincitore, grow, teach, eat & share, fornisce a ospiti e cittadini la possibilità di creare luoghi di condivisione.
Le persone hanno la possibilità di coltivare un orto sul tetto dell’hotel e mangiarne i prodotti.
Questa idea, che ha vinto il concorso Allotment,crea una vera e propria comunità e fornisce inoltre la possibilità di usufruire dei prodotti coltivati, mangiandoli nei ristoranti degli alberghi.
Attualmente il progetto prevede il coinvolgimento di quattro unità chiamate: Il Mercato, Il Ristorante, Il Viaggio del cibo e Il Tetto. Tutte queste unità sono strettamente connesso tra di loro e con chi lavora in loco l’orto.
Come si accennava, il progetto è dedicato a visitatori e cittadini perché ai cittadini si da la possibilità di vendere i propri prodotti coltivati secondo tutti i principi di sostenibilità.
Sempre secondo questa collaborazione tra diverse unità, Il Mercato fornirà i prodotti a Il Ristorante, dove gli ospiti dell’hotel potranno servirsi dei prodotti scelti e serviti freschi ogni giorno.
Con Il Viaggio del cibo, invece si potranno effettuare tour e creare veri momenti di condivisione in cui scambiare opinioni, pareri e consigli tra utenti e commercianti.
Il focus sarà sui cibi, sugli ingredienti, sulle tecniche di cottura e sulla coltura biologica. Lo scambio e la condivisione “termina” sul tetto dell’hotel, in cui visitatore, ospiti e commensali avranno la possibilità di continuare a rilassarsi, curare un giardino, dialogare e consumare bevande.
In termini pratici questo ambizioso progetto coniuga design e natura in un progetto innovativo sostenibile e social.
In Italia, questa idea ancora non è stata attuata speriamo che presto si realizzi anche nel Bel Paese noto, anche all’estero, per la salutare dieta mediterranea.
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