Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dagli Organismi di Controllo e Certificazione operanti in Italia al 31 dicembre 2011 (ai sensi dell’art. 93 del reg. CE 889/08), e sulla base delle elaborazioni del Sinab, il Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, risulta che gli operatori del settore del biologico, nel nostro Paese, siano 48.269 di cui 37.905 produttori esclusivi, 6.165 preparatori (comprese le aziende che effettuano attività di vendita al dettaglio), 3.906 che effettuano sia attività di produzione che di trasformazione, 63 importatori esclusivi, 230 importatori che effettuano anche attività di produzione o trasformazione.
Rispetto ai dati riferiti al 2010 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori dell’1,3%. La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come per gli anni passati, la Sicilia seguita dalla Calabria tra le regioni con maggiore presenza di aziende agricole biologiche; mentre per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta all’Emilia Romagna seguita da Lombardia e Veneto.
Alta anche l’estensione della superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, che risulta in Italia di 1.096.889 ettari, con un decremento rispetto all’anno precedente circa dell’1,5%. La “nostra” attitudine si orienta verso prodotti specifici come i cereali, il foraggio e i pascoli. A queste colture, in termini di superficie investita, segue la coltura di olivi. Per le produzioni animali i dati evidenziano un consistente aumento del numero di capi per suini, ovini, caprini e avicoli.
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