L’universo della mobilità sostenibile è in continua evoluzione e sono moltissime le città europee e non che tentano di adeguarsi a questo principio.
Alcuni comuni italiani ad esempio hanno attivato alcuni stratagemmi per poter incentivare l’utilizzo dei trasporti pubblici a favore di una migliore qualità dell’aria.
In Inghilterra invece, hanno realizzato bus che si alimenta con escrementi e rifiuti.
Il bus inglese, chiamato “bus poo” è alimentato grazie al biometano che deriva dai rifiuti prodotti dalle famiglie.
In realtà l’idea non è nuova, già a novembre del 2014, era stata introdotta una navetta aeroportuale che traghettava i passeggeri dallo scalo di Bristol al centro della città di Bath. Ma fonti sostengono che sia stato usato una sola volta.
Ad oggi, il “bus poo” è stato inserito all’interno di un tragitto regolare e delineato, compie 15 miglia ed è alimentato dai rifiuti prodotti da circa 32 mila famiglie.
Il nuovo bus ha 40 posti, funziona per 4 giorni a settimana e ha un’autonomia di 300 km. Il servizio è iniziato il 25 marzo 2015.
Come si legge sul quotidiano La Stampa, il direttore generale della GENeco, Mohammed Saddiq, ha spiegato come “attraverso il trattamento delle acque reflue e del cibo inadatto al consumo umano, siamo in grado di produrre abbastanza biometano da alimentare circa 8.500 case oltre al Bio-Bus“.
Se l’esperimento si rivelerà vincente, si potranno aggiungere ulteriori “bus poo”, come ha dichiarato l’Amministratore delegato James Freeman: “Sin dalla sua presentazione dello scorso anno, il Bio-Bus ha suscitato l’attenzione di tutto il mondo e quindi è nostro grande privilegio portarlo in città”.
Grazie a questa iniziativa si prevede una riduzione di gas serra di quasi il 90% rispetto all’utilizzo della benzina e del 20-30% rispetto invece all’uso di veicoli con motore diesel.