Famiglia e Dislessia

Di fronte alla diagnosi di un disturbo specifico dell’apprendimento, come la dislessia, molti genitori si chiedono principalmente come poter aiutare il proprio figlio a raggiungere la piena autonomia, soprattutto per riacquistare fiducia nelle sue capacità.

Abbiamo deciso di stilare una sorta di consigli utili:

• In primo luogo, bisogna prendere coscienza del problema senza dare colpe a nessuno. La dislessia è caratteristica come può essere il colore dei capelli. Bisogna accettarla e cercare di coglierne gli aspetti positivi per riuscire ad affrontarla al meglio.
• Non chiudetevi a riccio. Parlate con vostro figlio per capire il suo stato d’animo, le sue sensazioni. Aiutatelo a capire il percorso che sta affrontando, in modo da potergli far prendere una maggiore consapevolezza da cui acquisirà, poi, più autonomia.
• E’ importante aiutare vostro figlio a leggere per arricchire il suo vocabolario e per poterlo far interagire con i suoi coetanei, attraverso gli stessi argomenti che potrebbero avere un maggiore interesse. Se non è possibile aiutarlo a leggere, esistono i libri in formato digitale (audiolibri), molto utili. Se siete voi a leggere, rendetelo partecipe, coinvolgendolo nella lettura, invece di considerarlo uno spettatore passivo.
• Cercate di mettere in risalto le sue capacità e le sue qualità, promuovendo attività in cui eccelle. Mostrategli sempre i suoi punti di forza, in modo da poter contribuire al suo livello di autostima.

Il bambino o il ragazzo dislessico va, però, aiutato anche ad organizzarsi e a trovare una sua autonomia in modo da non dover dipendere da nessuno, soprattutto quando i genitori non sono presenti, ad esempio a scuola.

In che modo possiamo farlo arrivare ad una propria autonomia?

• Creando una routine quotidiana: il ragazzo ha bisogno di organizzazione, di avere i momenti della giornata programmati e scanditi secondo una routine. Un’idea sarebbe quella di appendere un cartellone dove giorno per giorno vengono inseriti i programmi della giornata. Si ricorda, però, che il ragazzo dislessico si stanca molto facilmente, quindi, è opportuno frazionare molto lo studio con pause di almeno 10 minuti.
• Eseguire i compiti: per evitare che il ragazzo si spaventi o si avvilisca, dovete suddividere i compiti per carico ed impegno (es: suddividere esercizi di matematica in 2 momenti separati e inserire qualche cosa di più semplice fra i due momenti). Un consiglio importante è quello di leggergli le consegne e assicurarvi che abbia compreso le richieste, mentre per gli esercizi più complessi affiancatevi a lui eseguendoli insieme. Aiutate, inoltre, il bambino ad utilizzare gli strumenti facilitativi in suo possesso e incoraggiatelo per l’impegno.
• Uso della tecnologia: il computer permette di scrivere utilizzando il correttore ortografico e quindi di concentrarsi solo sulla costruzione del pensiero. In internet ci sono molti software e siti utili per molte discipline di ogni ordine e grado scolastico.

Il consiglio più importante, però, è quello di non cercare di essere l’insegnante del proprio figlio, ma piuttosto aiutatelo a conquistare più fiducia in sè stesso e l’autonomia necessaria per sentirsi libero ed indipendente.

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