Coldiretti, con il dossier “La crisi nel piatto degli italiani nel 2014”, ha stilato una lista in cui compaiono i cibi più contaminati importati dall’estero.
Il dossier deriva da uno studio elaborato sulla base del Rapporto 2014 sui Residui fitosanitari in Europa dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare.
Secondo questo studio in alcuni cibi importati dal Vietnam, Brasile o Ghana è stata rilevata la presenza di sostanze dannose per la salute dell’uomo.
Riflettori puntati su una specie particolare, il peperoncino del Vietnam, il quale presenta, in almeno il 65% dei campioni presi in esame, una irregolare presenza
di residui chimici come ad esempio i pesticidi.
La gravità della questione risiede anche nel fatto che l’Italia, solo nel 2013, ha importato circa 273.800 Kg di peperoncino del Vietnam senza essere a conoscenza delle informazioni adatte.
Il basso costo di questi prodotti alletta sempre più consumatori nella morsa della crisi ma, non molti sanno, che ad un basso costo corrisponde una bassa qualità.
Purtroppo, alte concentrazioni di residui chimici non state trovate anche in altri prodotti che comunemente si trovano nelle cucine degli italiani come su fagioli, riso, melagrane e lenticchie della Turchia.
Coldiretti, ha quindi stilato una lista che propone i prodotti più contaminati che provengono dalle importazioni:
Secondo lo studio questi prodotti presentano alte concentrazioni di residui di pesticidi perché nel Paese in cui vengono prodotti, viene fatto un uso smodato, non regolarizzato e scorretto di sostanze fitosanitarie.
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