Il (ex) governo Letta ha deciso provvedere, con azioni concrete, allo spreco alimentare. Questo spreco è una piaga che ormai attanaglia tutta la filiera e lungo la quale il cibo fa dei giri immensi prima di giungere sul tavolo delle case italiane.
Produttori, distributori, logistica e cittadini, con i loro comportamenti spesso irrazionali, sono spesso la causa di un immenso spreco di cibo.
Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando ha annunciato un piano per la prevenzione degli sprechi alimentari.
Basti pensare che ancora oggi si sprecano circa 80 miliardi di euro l’anno solo perché manca l’attenzione nel recupero di prodotti vicino alla scadenza.
Spesso questi cibi sono ancora ottimi per il consumo.
Orlando ha annunciato incentivi economici alle aziende che recuperano gli alimenti altrimenti destinati a diventare rifiuti con un danno enorme per l’intera collettività. Ad esempio in un’intervista il Ministro ha affermato: “Un’impresa che appronta un piano contro gli sprechi alimentari avrà una condizione di vantaggio nelle gare d’appalto per la gestione delle mense”.
Infatti le mense, gli ospedali e le scuole, sono i luoghi dove sempre più spesso avviene uno spreco enorme di quantità di cibo.
La giornata mondiale contro lo spreco alimentare può essere una soluzione plausibile in cui illustrare ai cittadini tutti gli effetti di questa cattiva abitudine. Combattere lo spreco, non solo nel settore alimentare, è diventata ormai una priorità per tutto l’ambiente.
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