Negli ultimi anni, abbiamo visto che l’agricoltura è l’unico settore a crescere e a creare lavoro. Infatti, nell’ultimo anno abbiamo avuto un +1,1% di valore aggiunto e un +6,2% di nuovi addetti nel primario nel 2012.
Come abbiamo parlato in un nostro precedente articolo (linki l’articolo su agricoltura e giovani), dal 2010 in poi, nelle campagne italiane si sta registrando una nuova tendenza: il ritorno dei giovani che, una volta terminati gli studi, decidono di lavorare la terra. Questi “giovani contadini” si dimostrano più innovativi nei riguardi delle nuove tecnologie, avendo così un elevatissimo potenziale economico: il 40% in più rispetto ai colleghi “maturi”.
Dipendenti della terra:
Nel 2012 la crescita complessiva dell’occupazione in campagna è stata trainata dal lavoro dipendente: +10,1% in Italia. I dati sono riferiti al secondo trimestre: il periodo che va da Marzo a Maggio coincide con la stagione dei grandi raccolti, quindi c’è una maggiore richiesta di manodopera per le operazioni in campo. Anche qui, c’è una forte presenza di giovani: il 26% dei lavoratori dipendenti sono al di sotto dei 30 anni.
Imprenditori della terra:
C’è da dire che non esistono solamente i dipendenti della terra, si moltiplicano, infatti, le giovani aziende guidate da professionisti come: agronomi, geologi, insegnanti, avvocati, etc. L’80% dei nuovi arrivati nei campi, è stato aiutato economicamente dalla famiglia in fase di Start Up.
Secondo una stima, su 100 neocontadini hanno ricevuto l’aiuto familiare:
Il contadino 2.0:
Una novità rilevante, portata dai “giovani contadini”, è l’approccio con internet. Infatti, le aziende agricole hanno deciso di aprire siti internet per mostrare al pubblico tutto ciò che hanno da offrire. Un’altra novità è data dall’attenzione maggiore verso la qualità, sia per quanto riguarda le certificazioni Dop/Igp che le coltivazioni biologiche.
Come muoversi? Ecco una piccola guida per il contadino 2.0:
Finanziamenti e Sussidi