Secondo il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca, gli alunni con diagnosi di DSA sono circa 70 mila, ma i casi non ancora diagnosticati potrebbero superare la soglia dei 200 mila!
La Legge n. 170/2010, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici dell’Apprendimento e tutela il diritto allo studio, grazie a nuove metodologie didattiche e sulla formazione dei docenti. Al decreto attuativo sono allegate le Linee Guida, con indicazioni elaborate in base alle più recenti conoscenze scientifiche per realizzare interventi personalizzati.
Quali sono le Linee Guida da seguire, elaborate per realizzare degli interventi personalizzati? Vediamole qui!
Strumenti didattici e tecnologici: Il decreto prevede l’uso di strumenti compensativi per facilitare lo studente con DSA nello studio. Possiamo trovare la “Sintesi Vocale” per trasformare la lettura in ascolto; Il semplice registratore, per evitare di prendere appunti; Programmi di video-scrittura dotati di correttore ortografico; Calcolatrice per facilitare il calcolo.
Misure Dispensative: Le misure dispensative consentono di non svolgere alcune prestazioni rese difficoltose dal disturbo, sostituendole con altre prove semplificate.
Università: Anche negli atenei, si usano degli strumenti compensativi e delle misure dispensative. Inoltre, sono previsti servizi specifici come l’accoglienza, il tutorato, la mediazione con l’organizzazione didattica e il monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate. Nelle facoltà di Scienze della Formazione, infine, è stata promossa l’attivazione di Corsi di Perfezionamento o Master in Didattica e psicopedagogia per i DSA, rivolti a dirigenti e docenti.
Centri Territoriali di Supporto: La Legge 170/2010 prevede l’attivazione di 96 Centri Territoriali di Supporto alle scuole.
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