Continuando il nostro “viaggio” nel mondo dei disturbi specifici dell’apprendimento, oggi vi vogliamo parlare della Discalculia Evolutiva, difficoltà nell’apprendimento del sistema dei numeri, che, oggi, in Italia, interessa il 20% circa degli studenti.
Può essere associata ad ulteriori disturbi dell’apprendimento, come la dislessia, e, solitamente, si manifesta in bambini di intelligenza della media, che non hanno subito danni neurologici e che, quindi, proseguono il loro sviluppo in maniera normale.
Sintomi
Il bambino discalculico può presentare, in genere, queste difficoltà:
Non riesce ad associare i simboli numerici alla quantità corrispondente: per lui ’1?, ’2?, ecc. sono forme grafiche a cui non associa immediatamente l’idea della quantità numerica.
Confonde i numeri tra loro, specialmente quelli che hanno una grafia simile (1 e 7, 3 e 8, 9 e 6).
Ha difficoltà a leggere e scrivere i numeri.
Scrive i numeri al contrario (ad esempio, ? invece di 3).
Sbaglia a scrivere i numeri sotto dettatura (ad esempio, ’324? lo scrive come ’310024).
Non sa attribuire significato alla distribuzione spaziale delle cifre (ad esempio, per lui 14 è uguale a 41).
Non riesce a contare all’indietro (10, 9, 8…).
Confonde i segni delle quattro operazioni (+ – X :): ad esempio, per lui 3 X 3 è uguale a 3 + 3. per cui se gli viene insegnato che 3 X 3 = 9, lui ne deduce che anche 3 + 3 è uguale a 9, e fissa nella memoria questa associazione scorretta.
Ha difficoltà ad eseguire operazioni in colonna: non riesce ad incolonnare bene i numeri, non riesce a mantenere una ‘direzione verticale’ o ‘da destra a sinistra’ quando esegue i calcoli.
Ha difficoltà ad apprendere i concetti di ‘prestito‘ e ‘riporto‘ nelle operazioni a due o più cifre.
Diagnosi
La discalculia è difficoltosa da diagnosticare, perché gli scarsi risultati del bambino, o del ragazzo, vengono scambiati per mancanza di impegno, mortificando il ragazzo.
Ultimamente, le cose stanno cambiando e, infatti, si è sviluppata una maggiore conoscenza e sensibilità verso i disturbi dell’apprendimento.
Proprio per questo, gli educatori e i familiari sono più preparati a percepire i sintomi, difficilmente individuabili. La diagnosi precoce di questo disturbo è molto importante per attuare quanto prima dei metodi di insegnamento personalizzati e, quindi, più adeguati. Per la diagnosi di discalculia, quindi, occorre sottoporre il bambino a specifici test standardizzati.
Per maggiori informazioni, ci si può rivolgere all’Associazione Italiana Dislessia: http://www.aiditalia.org/it/aid_in_italia.html