D.S.A., ovvero disturbi specifici dell’apprendimento. Se ne sente molto parlare, ma in pochi sanno che cosa comportano realmente.
Intanto, sfatiamo il mito della “malattia“, infatti la d.s.a. non è handicap e non ha nulla a che vedere con il livello d’intelligenza.
La principale caratteristica della D.S.A. è che interessa solamente una specifica abilità, lasciando intatto, come detto prima, il funzionamento intellettivo generale.
La dislessia, ad esempio, è un disturbo determinato da una disfunzione di alcuni gruppi di cellule, deputate al riconoscimento delle lettere-parole e, quindi, al loro significato.
Il bambino dislessico praticamente può leggere e scrivere, ma per farlo ha bisogno di impegnarsi con tutte le sue energie, sfruttando al massimo le sue capacità. Ciò comporterà un forte calo dovuto alla stanchezza, il commettere numerosi errori e, quindi, di conseguenza rimane indietro, non imparando.
Ma come si manifesta la Dislessia?
Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, si manifesta “in età scolare come una difficoltà di lettura, scrittura e processamento matematico. Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente per una difficoltà di automazione dei processi di lettoscrittura e calcolo. Il D.S.A. si manifesta in assenza di disturbi sensoriali, cognitivi, neurologici e relazionali.”
La Consensus Conference, conferenza del consenso, ha ribadito l’importanza di promuovere la ricerca per identificare la separazione tra il disturbo di comprensione del testo e quello della decodifica.
Il bambino dislessico compie spesso degli errori caratteristici come la sostituzione di lettere o l’inversione di numeri. Ciò, soprattutto a livello matematico, lo porta a delle gravi lacune come il “semplice” atto di imparare le tabelline, le lettere dell’alfabeto e i mesi, o giorni della settimana, dell’anno.
Un altro problema che può comportare è la difficoltà a rapportarsi con la decodifica degli indici spazio-temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni;lettura dell’orologio).
In alcuni casi, il bambino dislessico può presentare delle carenze nelle abilità motorie come, ad esempio, l’allacciarsi le scarpe.
La dislessia comporta un impatto negativo per quanto riguarda le attività della vita quotidiana, e in primis l’adattamento scolastico. Proprio per questo, il bambino tende ad avere, di conseguenza, dei problemi psicologici che possono riguardare la scarsa autostima o la demotivazione.
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