Il pompelmo è una pianta sempreverde originaria della Cina, il suo fusto può raggiungere l’altezza di 15 metri e viene coltivato un po’ in tutto il mondo, laddove il clima temperato lo permette.
Secondo alcuni studi scientifici il pompelmo rappresenta un prezioso alimento disinfettante e spesso se ne consiglia l’assunzione a fine pasto.
Altri studi hanno anche rilevato che l’assunzione di pompelmo è fortemente suggerita in casi di inappetenza e alimentazione degli anziani.
La maturazione della pianta avviene tra gennaio e marzo per le varietà con semi, mentre le apirene prolungano la raccolta fino a maggio. I frutti vanno staccati tagliandoli con le cesoie.
La coltivazione necessita di un clima caldo, quasi subtropicale. Le temperature ideali si aggirano tra i 20 e 28 °C. Posizionare la pianta in un’area ben soleggiata e in una posizione riparata dai venti.
Solitamente, la messa a dimora viene effettuata in inverno. Prestare molta attenzione alla concimazione: oltre al normale apporto di concime, la pianta necessita anche di concimazioni fogliari.
Con la potatura si diradano i rami misti per favorire l’arieggiamento della chioma. Si consiglia anche un intervento per eliminare i rami secchi, rotti oppure malati.
Fra le malattie fungine, occorre prestare attenzione al mal seccoe e alla gommosi del tronco.
Attenzione anche agli insetti, ai parassiti da acari ed ai ragnetti rossi.
In conclusione, la carta d’identità del pompelmo si può così riassumere:
Ricco di vitamina C
Sali minerali
Acido citrico e pectine
Apporta poche calorie
Attenzione però perché i medici sottolineano che nonostante tutte le proprietà benefiche, questo frutto può interferire con alcuni farmaci riducendone gli effetti.