Le coltivazioni biologiche, favorendo la sostenibilità, non alterano l’equilibrio del suolo e delle altre specie viventi (insetti, microrganismi, etc.) e ci consentono di lasciare la terra alle generazioni future fertile come e forse più di come l’abbiamo ricevuta.
I livelli nutrizionali dei prodotti biologici
sono paragonabili in teoria a quelli dei prodotti convenzionali, tuttavia le pratiche di coltivazione biologica includono, al fine di mantenere e difendere la biodiversità, l’uso di colture di diverse specie e varietà. Ciò non può che essere di beneficio alla specie umana che si è evoluta utilizzando come alimento una serie di specie molto più varia di quella di cui ci nutriamo oggi.
Il fattore “ambiente”
Sarebbe auspicabile che il fattore ambientale non fosse disgiunto dalle colture biologiche. Queste ultime necessitano di tempi abbastanza lunghi prima di essere certificate come tali proprio perchè il terreno possa eliminare i residui lasciati dalle colture tradizionali. Pertanto sarebbe bene che l’agricoltura biologica fosse sostenuta anche dalla certificazione ambientale dei terreni.
Evidenziare le differenze
Le differenze tra colture di tipo biologico e colture cosidette convenzionali sono sia di carattere ambientale, sia relative alla buona salute dei consumatori. Le colture biologiche vengono ottenute tramite l’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali. Di conseguenza, la coltura biologica non è una pratica puramente economica, ma ha obiettivi etici, sociali ed ecologici, orientati alla sostenibilità a lungo termine, ed attira le preferenze di una parte dei consumatori verso prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Solo qualche anno fa le colture biologiche si potevano descrivere come “brutte ma buone”. Di fatto, le buone pratiche agronomiche, che sono obbligatorie nel caso delle produzioni biologiche e che si sono affinate negli ultimi anni, fanno sì che oggi i prodotti biologici siano anche belli e sani, anche più dei prodotti tradizionali.
Difendersi dai nemici
Nell’agricoltura biologica la prevenzione ha un ruolo molto importante. Ad esempio, nella zootecnia effettuata in regime di allevamento biologico, per l’alimentazione degli animali vengono impiegati alimenti prodotti direttamente in azienda, con una densità di animali molto bassa. In questo modo è più difficile che dei patogeni siano introdotti nell’allevamento e si propaghino da un’animale all’altro. Pertanto si riduce di molto la necessità di usare farmaci.