L’istituto di meteorologia per l’analisi ambientale del Cnr ha reso noto un dato sconfortante: l’84% dei terreni agricoli del globo si trova a rischio. Per quanto riguarda l’Italia, la situazione peggiore si registra al Sud.
I nuovi studi verranno presentati dal 16 al 18 settembre 2013 a Pisa all’interno della manifestazione Geoitalia 2013.
Le regioni italiane più colpite sono la Basilicata, la Sardegna, la Sicilia, la Calabria e la Puglia.
Secondo gli esperti il degrado è dovuto allo stress climatico, alla perdita della biodiversità degli ecosistemi naturali e anche alle attività umane.
L’allarme però è prevalentemente rivolto alla situazione del Sud ma non risparmia il Centro e Nord Italia.
Il peggioramento è dovuto alle condizioni idrometeorologiche (come precipitazioni irregolari e siccità).
Il degrado, sia per quanto riguarda l’Italia sia nel mondo mette a rischio la produzione alimentare proprio per i problemi collegati all’impiego dei terreni per l’agricoltura.
Da non sottovalutare anche lo sfruttamento delle risorse naturali e gli eco rifugiati costretti, per problemi dovuti alla siccità e ai cambiamenti climatici, ad allontanarsi dalle proprie terre diventate ormai improduttive.